Gruppo Hera e Caviro insieme fino al 2035 per Enomondo: la joint venture fa scuola nel recupero di scarti agroalimentari

Siglato il nuovo accordo decennale tra le controllate Herambiente e Caviro Extra per la gestione congiunta degli impianti di compostaggio, cogenerazione e fotovoltaico: ogni anno oltre 230.000 tonnellate di biomasse vengono trasformate in energia e fertilizzanti naturali.

 

Herambiente (Gruppo Hera) e Caviro Extra (Gruppo Caviro) hanno rinnovato fino al 2035 l’accordo quadro che conferma la gestione paritetica di Enomondo, la joint venture dedicata al recupero delle biomasse e alla produzione di energia rinnovabile e fertilizzanti naturali. L’accordo conferma l’impegno dei due partner nel rafforzare un modello di filiera industriale integrata che fa di Enomondo uno dei principali hub italiani di economia circolare applicata all’agroalimentare.

Enomondo gestisce oggi un sistema integrato che include una centrale termoelettrica alimentata a biomassa da 13,7 MWe, impianti di compostaggio per la produzione di tre diverse tipologie di ammendanti, due impianti per la tritovagliatura del verde urbano e tre impianti fotovoltaici (due in corso di realizzazione) da 1,45 MWe complessivi per l’autoproduzione di energia rinnovabile. Inoltre, attraverso una rete di teleriscaldamento integrata, il calore prodotto viene impiegato nello stabilimento Caviro e in parte anche nel distretto industriale faentino, chiudendo il cerchio tra produzione, recupero e utilizzo locale dell’energia.

Ogni anno vengono recuperati oltre 230.000 tonnellate di scarti. I fertilizzanti prodotti consentono di ridurre fino al 50% l’uso di concimi chimici e migliorano la qualità dei suoli. Anche i residui della combustione sono valorizzati quasi integralmente.

Negli ultimi anni Enomondo ha investito 12 milioni di euro per realizzare un nuovo impianto di produzione dell’ammendante compostato da scarti della filiera agroalimentare (ACFA), una tettoia per lo stoccaggio e in tecnologie sia per la riduzione delle emissioni odorigene sia per la deplastificazione e il miglioramento qualitativo dei fertilizzanti naturali. Il piano industriale 2026-2035 prevede ulteriori investimenti, tra cui 20 milioni di euro destinati all’ammodernamento dei sistemi energetici, con un risparmio stimato di oltre 50 tonnellate di CO₂ equivalente l’anno.

Secondo Filippo Brandolini, Presidente di Enomondo e di Herambiente, «il rinnovo della partnership tra Herambiente e Caviro Extra conferma una visione comune: trasformare gli scarti in risorse, generando valore economico e ambientale per il territorio. Enomondo è un esempio concreto di economia circolare applicata, capace di coniugare innovazione, sostenibilità e competitività. Non ci limitiamo a trattare i sottoprodotti: li trasformiamo in materia prima seconda ed energia, creando valore condiviso per l’ambiente e per le filiere produttive. Un modello virtuoso che ha rafforzato la nostra expertise e che stiamo replicando in altri settori industriali. Con questo accordo guardiamo ai prossimi dieci anni con l’obiettivo di continuare a investire in tecnologie e processi che riducano l’impatto ambientale e favoriscano la decarbonizzazione».

«Consolidiamo un modello unico di simbiosi industriale, che valorizza i sottoprodotti dell’agroalimentare e della filiera vitivinicola di Caviro e li trasforma in energia, fertilità per i suoli e benefici ambientali misurabili – precisa Carlo DalmontePresidente del Gruppo Caviro -. La scelta compiuta quindici anni fa di investire in una filiera capace di generare valore ambientale ed economico per il territorio, attraverso Enomondo, dimostra la lungimiranza della nostra cooperazione e la sua capacità di tradurre con concretezza la cultura del fare e la collaborazione tra aziende e filiere. Abbiamo saputo trasformare in opportunità ciò che altrimenti sarebbe scarto, costruendo modelli industriali sostenibili e condivisi».

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